Il Grigio e il Giallo

Il grigio e il gialloBellezza è lo sparire delle differenze: per un attimo “le cose si fanno uno”, questo il significato del termine “ar-monia”: il “fare uno”, si tratta di un fare autenticamente divino; sembra quasi che in esso possa essere rievocata la creazione del mondo, in cui i molti vennero composti e congiunti in unità, quell’unità che si chiama cosmo. Essendogli balenata per un istante davanti agli occhi la possibilità dell’unità dei molti, l’uomo non si accontenta più del mondo sensibile e della sua caoticità; è spinto a cercare un principio ordinatore, un unità che difficilmente può essere trovata. Non si creda per questo che le differenze o la caoticità che normalmente traspare nel mondo siano dannose o siano un nemico da abbattere: è essenziale l’esserci delle differenze, affinché il bello possa ricomporle in unità. Quando si esperisce la bellezza, proprio a motivo della sua rarità e della sua inspiegabilità, si è affascinati, si prova uno strano senso di piacere, dovuto al fatto che si scopre una nuova dimensione, in cui a mostrarsi è davvero quell’uno ineffabile nascosto dietro ogni diversità. L’Uno non si mostra sempre, né secondo regole fisse, semplicemente si manifesta, di tanto in tanto…

Da: “Il sublime da Dio all’io” di Francesco Valagussa