La bellezza è essa stessa un valore: questo è indiscutibile. Ma la bellezza inoltre “sta” in qualche modo per la classe più elevata di valori, perché mostra una caratteristica che è propria di tutti i valori superiori: la gratuità. La bellezza è per se stessa non per qualcos’altro. La bellezza non ha ragione, ma dà ragioni. E’ fine e non mezzo. Il suo valere, la sua preziosità, non si esaurisce con la soddisfazione che dà, come il valore del piacevole, o con lo scopo cui serve, come il valore dell’utile. E’ un valore intrinseco. Come tanto bene dice il distico della rosa di Silesio, che
“E’ senza perché, fiorisce per fiorire. / Di se stessa non cura, che tu la guardi non chiede.”
Da “La questione civile” di Roberta De Monticelli